“What’s in a name?” “Cos’è un nome?” – diceva la famosa Giulietta al balcone – “Ciò che chiamiamo rosa, con qualsiasi altro nome avrebbe lo stesso profumo…”.
E’ ciò che hanno sperimentato i nostri alunni della Secondaria di Primo Grado, che nei giorni scorsi hanno scoperto e/o riscoperto che lingua e cultura sono un tutt’uno e ciò che viene espresso in una lingua può avvicinarsi ad un’altra lingua o può essere più distante. Infatti, in occasione della Giornata Europea delle Lingue il 26 settembre, le docenti di lingue Crucinio, d’Angelo, Marcovecchio, Palazzo, Pettolino e Placido hanno fatto apprendere in maniera ludica agli studenti modi di dire in inglese e in francese con la parola “fiore” o con dei fiori, confrontando somiglianze e differenze con la lingua e cultura italiana.
La Giornata Europea delle Lingue, evento nato dal Consiglio d’Europa 25 anni fa per incoraggiare l’apprendimento di più lingue e che celebriamo alla Dante da 7 anni, è il nostro benvenuto nelle lingue straniere per tutti gli studenti: si propongono attività con modi di dire con una tematica che viene scelta di anno in anno: quest’anno sono stati scelti i fiori. E’ un momento propedeutico alla conoscenza delle lingue oggetto di studio, in cui l’accoglienza delle differenze individuali diventa ricchezza per ognuno e ponte di integrazione.
Sono stati realizzati bellissimi disegni, con i quali sono state allestite mostre nei vari plessi del nostro Istituto e gli alunni albanesi, rumeni, macedoni, serbi, ucraini della Dante Alighieri hanno contribuito ad arricchire il confronto tra le varie lingue e culture europee.
Ad esempio, mentre il modo di dire “non c’è rosa senza spine” lo troviamo anche nelle culture anglofona e francofona, se in italiano dopo un bel sonno ristoratore mi sento “fresco come una rosa” in francese sarà un generico “fiore” e in inglese sarò “fresco come una margherita”. Chi non ha mai giocato al “m’ama non m’ama”? Questo antico gioco francese per capire se la persona amata ricambia o no si fa sfogliando una margherita e nella lingua italiana il verbo amare è usato alternativamente alla forma affermativa e negativa, mentre nella lingua francese ciascun petalo evidenzia l’intensità dell’amore: un po’, molto, appassionatamente, alla follia, affatto; nella lingua spagnola il verbo alternato per ciascun petalo è “mi vuoi non mi vuoi” e in albanese si dice come in italiano “m’ama non m’ama” ma si può utilizzare anche una rosa da sfogliare, invece di una margherita. Come in italiano paragoniamo la bellezza di una persona ad un fiore o ad una rosa e in rumeno posso dire a qualcuno che “non c’è fiore più bello di te”, in inglese è l’amicizia bella come un fiore. In francese l’aggettivo blu accanto al fiore denota una persona romantica, mentre nella cultura anglofona se la viola si richiude indicherò una persona timida. In una situazione tranquilla dormirò sia in italiano, che in inglese e in francese “su un letto di rose” e se qualcosa si è conclusa positivamente in inglese saranno “fiorite le rose”. Invece in una condizione avversa può nascere un “fiore nel deserto” sia in italiano, che in inglese, che in francese, e in albanese “nei giorni di buio un fiore si vede di più”.
Oltre alle mostre, alcuni alunni del plesso Cartiera hanno anche partecipato e parteciperanno a vari concorsi del Consiglio d’Europa: “Le lingue aprono i nostri cuori e le nostre menti” e “Disegna la t-shirt della Giornata Europea delle Lingue 2026”. Sul sito del Consiglio d’Europa è stato pubblicato un articolo sulle attività realizzate dai nostri alunni. Ogni giorno una commissione giudica il più interessante evento che celebra la Giornata Europea delle Lingue. Inoltre l’attività più votata fino al 20 ottobre riceve dei premi ed è segnalata sul sito del Consiglio d’Europa (E’ possibile votare il nostro Istituto una volta al giorno su ciascun dispositivo. Ecco il link: edl.ecml.at/fr/Events/Events-Database/EventID/31715). Non resta che dire a tutti: Se son rose, fioriranno!
0